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Roma, architteture contemporanee

 26/11/2010 – Roma il 30/11/2010

Cos’è l’architettura oggi?

Architetture contemporanee al V Convegno Internazionale

Cos'e l'architettura oggi

Cos’è l’architettura oggi? È questo un interrogativo che in molti si pongono alla luce del ruolo che l’arte di costruire sta assumendo nella società.
Superata la concezione secondo cui l’architettura è statica tecnica, si comincia ad apprezzare la capacità che essa ha di legare le grandi questioni che si dibattono in un tempo di cruciali decisioni.
In linea con questa tendenza, si svolge il V Convegno Internazionale IAA « architetture contemporanee » organizzato dalla International Academy of Architecture rappresentata nel nostro Paese dall‘Interclub Italia.
Il convegno si svolge presso villa Maraini a Roma, sede dell’Istituto Svizzero di Roma e accoglie il grandi maestri dell’architettura.
La manifestazione vuole rappresentare il punto di incontro e dibattito sul futuro dell’architettura nel mondo del XXI secolo. Una grande responsabilità per relatori che, attraverso interventi programmati, proiezioni e dibattiti, affrontano temi di grande respiro e attualità come la sostenibilità e la qualità ambientale, la globalizzazione e le contaminazioni culturali, le tradizioni e la cultura del luogo.

Tra gli altri, sono invitati al convegno gli architetti Piero Sartogo, Kiyonori Kikutake (Giappone), Manfredi Nicoletti, Richard England (Malta), Pietro Reali, Ivo Dahinden (Svizzera), Massimo Pica Ciamarra, Pierre André Dufetel (Francia), Andrea Bruno e Georgi Stoilov (Bulgaria).
Altri interventi previsti sono quelli di Christoph Riedweg, irettore dell’Istituto di Cultura Svizzero,  Christoph Riedweg, Amedeo Schiattarella, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma, Donato Carlea, Provveditore OOPP per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, Maria Costanza Pierdominici, Soprintendente per i Beni Ambientali e Architettonici di Roma e del Lazio, Umberto Croppi, Assessore alle Politiche Culturali e Comunicazione del Comune di Roma, Dario Marcucci, Presidente del III Municipio di Roma, e quattro rappresentanti dell’Académie d’Architecture de France, il presidente d’onore Pierre André Dufetel, Manfredi Nicoletti, Pietro Reali e Georgi Stoilov.

Appuntamento per martedì 30 novembre 2010 a villa Maraini, in via Ludovisi n. 48 a Roma.

30 novembre 2010 Posted by | Architettura italiana | Laisser un commentaire

EXPO 2015 à MILANO

 26/11/2010

Expo Milano 2015, si procede

Studio della Bocconi sull’Esposizione Universale

Expo Milano 2015 si procede

Il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha presentato martedi scorso uno studio predisposto dall’Università Bocconi sulla futura esposizione universale « Expo Milano 2015 ».

Dopo la registrazione ufficiale di Milano come sede dell’Expo 2015, avvenuta martedi scorso in seguito all’approvazione del dossier di Milano per l’organizzazione dell’edizione del 2015 dell’Expo, da parte dell’assemblea generale del Bureau International des Expositions (BIE), il Comune di Milano prosegue il lungo iter operativo con la presentazione ufficiale dello studio della Bocconi.

“Siamo qui per illustrare le straordinarie opportunità che Expo Milano 2015 avrà sulla nostra città e sul nostro Paese. Questa ricerca, infatti, pur con la consueta prudenza meneghina, dà un segnale preciso di quanto l’Expo potrà fare per il nostro territorio. Su come l’Esposizione Universale si consoliderà quale volano per dare impulso al turismo, creare lavoro e opportunità e offrire nuovi sbocchi ai giovani. Da ieri siamo entrati in piena fase operativa. Abbiamo portato a conclusione un importante lavoro di preparazione,  svolto insieme con il Governo, le istituzioni locali, le imprese, la Camera di Commercio e il mondo del volontariato”.

Così è intervenuta il Sindaco e Commissario Straordinario del Governo per Expo Milano 2015, nella sede di Expo 2015 della Bovisa, alla presentazione della ricerca “L’impatto di Expo Milano 2015 sull’economia italiana”, realizzata in collaborazione con l’Università Bocconi, per valutare i principali impatti economici generati dal grande evento sul territorio nazionale nel periodo 2011- 2020. In particolare gli impatti economici sono riconducibili a 5 ambiti che contribuiscono alla crescita: infrastrutture, costi di gestione dell’Evento, partecipazione ad Expo Milano 2015 dei Paesi membri del BIE, attrattività turistica e attrattività di investimenti dall’estero.

Presenti il Rettore dell’Università Bocconi Guido Tabellini, l’Amministratore Delegato di Expo Milano 2015 Giuseppe Sala e il direttore del Centro di Economia regionale, dei trasporti e del turismo, Lanfranco Senn.

“Milano – ha proseguito il Sindaco – vuole capitalizzare l’opportunità offerta da un grande evento come l’Expo. Milano e tutto il Paese potranno attrarre investimenti, ammodernare la sua rete infrastrutturale e recuperare competitività: tra il 2011 e il 2020, come confermato dallo studio della Bocconi, Expo Milano occuperà mediamente circa 61 mila persone e genererà un fatturato complessivo di circa 69 miliardi”.

Lo studio Bocconi ha valutato positivamente l’impatto di Expo Milano 2015 sull’economia italiana nel periodo 2011- 2020 (incremento della produzione di oltre 69 miliardi di euro, occupazione generata direttamente, indirettamente o in modo indotto pari a circa 61.000 posti all’anno, valore aggiunto pari ad almeno 29 miliardi) e ha dato un buon lancio alla effettiva fase operativa dell’Expo che partirà ora con i diversi contatti internazionali e le progettazioni esecutive.  

Arch. Lorenzo Margiotta
foto: comune di milano

30 novembre 2010 Posted by | Italie Milan | Laisser un commentaire

Design Italiano – Mostra a Cantù

 14/11/2010 – Cantù dal 03/12/2010 al 17/04/2011

Eccellenze di design

Il saper fare: la produzione artigiana

Eccellenze di design

Il Comune di Cantù, in stretta collaborazione con la “Associazione per il Museo di Cantù – Centro di documentazione per l’artigianato e le arti industriali”, Confartigianato e Camera di Commercio di Como, presenta una mostra destinata a ribadire come Cantù ed il suo territorio siano stati alle origini del design, infatti le prime collaborazioni tra artigiani del mobile e architetti risalgono ai primi anni del ‘900.

L’esposizione, che ha individuato materiali interessantissimi prodotti soprattutto a partire dagli anni ‘30/’40, punta a mostrare “eccellenze” di manufatti, che portano le firme prestigiose di autori che oggi consideriamo fra i massimi progettisti del ‘900: da Franco Albini a Carlo Enrico Rava, da Gio Ponti a Ico Parisi e tanti altri.

Questa “storia” poggia sulla presenza nel territorio di botteghe artigiane canturine (Lietti, Arrighi, Ballerini, Colombo, Marelli, Tagliabue, Tamborini e altri) in grado di realizzare – siamo negli anni ’30 – mobili di rilevante qualità, cui fanno riferimento quei nuovi architetti che pensano a una nuova estetica complessiva dell’abitare, che parte dai muri e dalla struttura dell’edificio per arrivare appunto all’arredo e ai suoi complementi.
Le collaborazioni con architetti famosi continuano nei decenni successivi, facendo registrare mobili disegnati da Buffa, De Carli, Parisi, Mangiarotti, BBPR e altri, tanto che alcune fortunate collaborazioni divennero dei veri e propri sodalizi.
E ancora, con l’avvento della Selettiva, Concorso Internazionale del Mobile, tenutasi dal 1953 al 1973, il rapporto col mondo del progetto divenne per sempre un fattore imprescindibile di successo, soprattutto per quelle aziende destinate ad una rapida crescita, anche dimensionale.

Attraverso l’analisi delle opere esposte è facile percepire un percorso evolutivo del progetto del mobile che non è fuori luogo qualificare come “design per l’artigianato” che si inserisce a pieno titolo nella più complessa ed articolata storia del design italiano, e di quello che Ponti e Parisi definirono “uno stile italiano”.

La presenza di mobili disegnati da Franco Albini, Carlo Enrico Rava, Antonio Scoccimarro, Paolo Buffa, Guglielmo Ulrich, Gio Ponti, Carlo De Carli, Ico Parisi, Werner Blaser, Eero Aarnio, Ilmari Tapiovaara, Sven Staaf, Aldo Rossi, Ettore Sottsass, Umberto Riva, Raffaella Crespi, Afra e Tobia Scarpa, Bruno Munari, Pininfarina Extra, Franco Purini e altri ancora,  rappresentano una testimonianza colta, inedita e articolata, anche se non esaustiva, di un percorso storico della evoluzione del design del mobile.

Cantù, Ex basilica di S. Ambrogio, Piazza Marconi, 3 dicembre 2010 – 17 aprile 2011
tavola rotonda di inaugurazione della mostra
Il saper fare: la produzione artigiana dalla tradizione all’innovazione
venerdì 3 dicembre, ore 19.30

30 novembre 2010 Posted by | Il Made in Italy | Laisser un commentaire

Brésil by Carla Guerriero

Chaudement recommandé !

26 novembre 2010 Posted by | Travelling | Laisser un commentaire

Venezia by Renato GRECO

Foto di Renato Greco – I-phone experiments

Foto 4 di 27   Torna all’album · Foto di Renato · Profilo di Renato

 

 
 

26 novembre 2010 Posted by | Art, Italie | Laisser un commentaire

La féerie d’un Noël Russe chapelle Ste Anne Arles

Les traditions de Noël en Russie sont tout Lussi fortes qu’en Provence. Cette exposition est une chance unique d’en découvrir les secrets. Des artistes Russes ont été sélectionnés pour leur authenticité et leur savoir-faire. Ils y exposeront leurs créations, entièrement réalisées à la main.
Les matriochkas sont en bonne place, puisqu’une impressionnante collection, d’hier et d’aujourd’hui, vous présentera la variété de ces poupées, devenues l’emblème de la Russie. Au total, ce sont plus de 1.000 objets qui ont été rassemblés (pères Noël, anges, poupées, cartes postales, livres d’enfants, tableaux), comme autant de témoignages d’un passé émouvant.
A ne pas manquer : tout un village miniature, avec la reproduction très fidèle des maisons, des isbas et des églises russes. Il accueillera près de 500 personnages en pâte à sel, qui vous plongeront au coeur d’un village se préparant, lui aussi, à fêter Noël. L’occasion bien sûr pour les enfants de découvrir une autre culture et d’exciter leur curiosité autour de ces préparatifs.
A voir également : des mannequins seront habillés de costumes traditionnels, issus des différentes régions de Russie, témoignant ainsi de la richesse et de la variété des costumes des 18 et 19e siècles.
Un espace de vente vous permettra de vous faire plaisir, en repartant avec un joli souvenir, tandis que les enfants pourront regarder des dessins animés russes, dans un espace réservé. Ils découvriront les contes de ce beau pays, nourri lui aussi de dragons, de sorcières et de bonnes fées.

Continuer la lecture de « Made In Pays d’Arles » sur Web

25 novembre 2010 Posted by | Évènementiel international | Laisser un commentaire

La biennale dell’architettura a Venezia



 

I Sabati dell’Architettura

Kazuyo Sejima
Direttore della Biennale Architettura 2010
Sabato 20 novembre 2010, ore 14.00
Arsenale, Teatro alle Tese
Intervengono:
Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia
Antòn Garcìa-Abril, Christian Kerez e Hans Ulrich Obrist

Dirigere la Biennale Architettura 2010 è stata un’esperienza entusiasmante. Ho passato un anno magnifico in cui ho avuto modo di collaborare con molte persone qui a Venezia e in tutto il mondo. Questo compito mi ha aiutato ad approfondire molti aspetti della disciplina. Io sono un architetto di professione, e spero di continuare ad esserlo anche in futuro, ma riflettere sull’architettura al di fuori dalla mia attività abituale ha cambiato per sempre il mio lavoro. Questa mostra mi ha dato quello che spero abbia offerto anche agli altri, ovvero la possibilità di aprire l’architettura a nuovi punti di vista sulle modalità di relazione tra le persone.

Ho avuto anche l’opportunità di conoscere molti nuovi amici. Devo ammettere che tante persone hanno dimostrato un’incredibile generosità nei miei confronti. Il processo di costruzione di questa Biennale è stata anche una traduzione pratica del titolo People meet in architecture.

Non sono io a dover dire se effettivamente la 12. Mostra sia l’inizio di qualcosa di nuovo o se chiarisca i nuovi stili di vita del XXI secolo. È quello che ha significato per me, ma è stato un lungo processo. Spero che chi ha visitato questa Biennale abbia provato delle emozioni. Ogni persona con cui ho parlato sembra abbia avuto un’impressione diversa. Ciascuno di loro ha trovato il proprio percorso all’interno della mostra e mi pare abbia trovato anche il modo di mettere in comunicazione ciò che ha visto con le proprie esperienze di vita. Possibilità inedite sono nate dallo scambio tra le persone e le opere in mostra.

Voglio ringraziare, infine, tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di questa splendida Biennale.

Kazuyo Sejima

25 novembre 2010 Posted by | Architettura italiana | Laisser un commentaire

Littérature espagnole

le BLOG de SHAIANTI (VALENCIA – ESPAGNE)

 
L’UMBRACLE

« No todo lo que puede ser contado cuenta y no todo lo que cuenta puede ser contado ». (A. Einstein)

Pour tous ceux qui comprennent l’espagnol, vous pourrez lire et apprécier de merveilleuses poèsies et d’émouvantes nouvelles !
http://shaianti.blogspot.com/

24 novembre 2010 Posted by | Espagne | Laisser un commentaire

Fado Portoghese

http://fadoportoghese.blogspot.com/

23 novembre 2010 Posted by | Portugal | Laisser un commentaire

Londra capitale delle feste

Enrico Franceschini


Tra le metropoli europee, la capitale inglese è la più indicata per trascorrere il periodo tra Natale e Capodanno. O magari anche per una sola giornata di shopping. Le idee

«ERANO i giorni migliori, erano i giorni peggiori, era una stagione di luce, era una stagione buia, era la primavera della speranza, era l’inverno della disperazione, ogni futuro era di fronte a noi, e futuro non avevamo»: come non ricordare il celebre incipit di Dickens per A tale of two cities (“Una storia di due città”), scritto nella Londra del 1859, mentre uno si lascia sballottare dalla folla all’angolo di Oxford e Regent’s street, in questa Londra del 2010 che volge al termine? Le strade sono già illuminate dai festoni natalizi. La gente straborda dai marciapiedi. Le vetrine sono una cornucopia di tutto ciò che si può desiderare. Eppure questo è l’inverno dei tagli alla spesa pubblica, dei licenziamenti, dello stringere la cinghia, in Inghilterra come altrove, per cercare di lasciarsi alle spalle la peggiore recessione del dopoguerra.

Natale e Capodanno, visti da qui, in questo momento, si annunciano come i “giorni migliori” dell’anno, giorni di party, cenoni, alberi inghirlandati, celebrazioni; ma il dubbio che altri giorni difficili, se non peggiori, ci aspettino nel 2011 deve affiorare anche in chi è venuto a fare shopping nel cuore della città. Londra è il posto giusto per tastare il polso al continente. È la più grande metropoli d’Europa. La sua capitale morale. Diversa dalle terre oltre la Manica, come New York è diversa dal resto degli Usa: non per nulla è considerata la New York europea. Se Parigi è più romantica e Berlino più drammatica, Londra — proprio come New York — ha mille facce, si offre come ricettacolo di qualsiasi esigenza e passione: va bene per gli innamorati, per i bambini, per famiglie e per single, per etero e gay, per giovani e anziani. Ci si viene per lavoro e per studiare. E naturalmente per turismo: il viaggio di una settimana a Londra, generalmente per Pasqua o in estate, è un dovere, un rito collettivo, un pellegrinaggio consumistico di massa. Come timbrare il cartellino: s’ha da fare, almeno una volta nella vita, così poi non ci pensi più.

Il turismo di massa è una malattia dell’uomo contemporaneo. Ma passare le festività di fine anno a Londra offre un’occasione di curarla. Non è la stagione adatta a cercare di fare e vedere, in più o meno sette giorni, tutto quello che è possibile fare e vedere. Le strade, i negozi, i locali, sono già invasi dagli indigeni, dai locali, più che nel resto dell’anno. È dunque un’opportunità di mimetizzarsi. Di assaggiare Londra a spizzichi e bocconi, senza l’ambizione di divorarla tutta in un colpo solo (cosa che, del resto, non riesce nemmeno a chi abita qui tutta una vita). In altre parole, di scegliere, selezionare, rallentare, e godersela come andrebbe goduta. Provando a comportarsi da viaggiatori, anziché da voraci visitatori. Vi va lo shopping? Tra Natale e Capodanno potete fare solo quello. Cominciano le svendite, i saldi, ogni anno più precoci (di pari passo con gli allestimenti natalizi delle vetrine, che ormai iniziano in ottobre). Un tempo tutti correvano da Harrods, ma da quando su Regent’s street ha aperto il grande negozio della Apple è diventato questo il nuovo tempio degli acquisti, con i negozi più belli: da non farsi sfuggire Brooks Brothers (così non dovete andate più a New York per le camice con i bottoncini al colletto) e il grande emporio del National Geographic, completo di caffè, edicola, saletta per documentari.

Preferite i musei? Dal “Book of the Dead”, la mostra sulle mummie al British Museum, al “Wildlife Photographer of the Year”, le più belle foto su fauna e flora, al National History Museum, dallo studio dell’influenza della psicoanalisi sulla vita di tutti i giorni allo Science Museum, a una mostra su Diaghilev e il balletto russo al Victoria&Albert, c’è l’imbarazzo della scelta: senza dimenticare il piacere di rivedere vecchi amori, tornare ad ammirare i Girasoli di Van Gogh alla National Gallery o l’arte moderna alla Tate, le esibizioni permanenti (e gratuite). Per la musica, andate ai concerti di Natale al Barbican e alla Royal Albert Hall, alla Royal Opera House, a sentire jazz da Ronnie Scott e il rock e tutte le sue varianti in mille club. E poi i musical del West End (da non perdere, se capite l’inglese o conoscete la trama, Billy Elliot), il teatro, la danza, il cabaret, le discoteche, i ristoranti e i bar, i mercatini e le librerie, i parchi e gli storici palazzi. E la magica pista di pattinaggio sul ghiaccio, sormontata dall’albero di Natale, a Somerset House. Non fatevi prendere dalla fretta o dall’ingordigia.

Vivetela come farebbe un londinese. Andate a zonzo. Attardatevi a guardare i cieli dai ponti sul Tamigi, pensando ai quadri di Turner. Fermatevi in un pub a leggere Dickens. Riflettete che sarete qui mentre finisce il primo decennio del Ventunesimo secolo. Mentre gira, speriamo, la boa della crisi. Mentre ci aspettano, auguriamocelo, «giorni migliori», «una stagione di luce», «la primavera della speranza». E In ogni caso… Merry Christmas.

23 novembre 2010 Posted by | Travelling | Laisser un commentaire